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La Scuola del Vento

VOLANTINO MARZO 2010


Questione Rom. Appello alla cittadinanza : diciamo no ad una nuova deportazione!
A Cosenza da alcuni anni, ormai, si parla di emergenza Rom questione mai risolta che si ripresenta, puntualmente, a ogni inizio estate e col cadere delle prime piogge. Basta ricordare l’emergenza del 2007 quando le forti piogge rendevano il fiume Crati assai pericoloso e numerose famiglie Rom che abitavano a ridosso del fiume nottetempo venivano sgomberate.
Anche nello scorso autunno la comunità, che nel frattempo si è radunata in due campi nei pressi di Vagliolise, ha dovuto fronteggiare un’altra emergenza: ovvero oltre novanta fogli di via venivano emessi dalla prefettura di Cosenza contro i Rom; tuttavia, grazie alla mobilitazione degli stessi, affiancati da numerose associazioni cittadine, il tentavo di espulsione falliva e il Tribunale di Cosenza accoglieva i ricorsi prodotti dai legali che assistevano i cittadini Rom.
I Rom di Vaglio Lise sono cittadini comunitari, e da ciò consegue che sono i nostri amministratori locali a dover garantire loro servizi e diritti minimi in quanto appartenenti alle fasce più deboli della società. E’ quanto sancito, l’ultima volta, nell’ordinanza di sequestro preventivo del campo di Vaglio Lise, adottata dal GIP di Cosenza lo scorso 9 gennaio. Questa ordinanza si rivolge infatti alle autorità locali affinché individuino al più presto un’area presso la quale allestire un nuovo campo e trasferirvi tutti gli abitanti che oggi si trovano sul greto del fiume Crati.
A questo compito, di fronte all’inerzia delle nostre istituzioni, stanno rispondendo le associazioni del privato sociale, laico e cattolico, attive nella città di Cosenza. Finora sono stati in particolare individuati 11 siti, ma qualunque tipo di decisone in merito al “dove” e al “come” allestire un nuovo “villaggio attrezzato” per la sosta dei rom richiede una discussione pubblica e precise assunzioni di responsabilità: da parte dei rom, che da tempo si sono resi disponibili ad autotassarsi per coprire le spese relative all’acqua, al ritiro della spazzatura e all’elettricità, ma anche da parte dei nostri amministratori locali che non possono più nascondersi e far finta di nulla, dichiarandosi incompetenti in materia!
PER QUESTO Chiediamo ALL’INTERA CITTADINANZA DI FIRMARE una petizione in cui si stabilisce la necessità che venga fissato un consiglio comunale aperto.