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Un viaggio nell'io disgregato del cefalo di pantano

Recensioni

Un viaggio nell'io disgregato del cefalo di pantano


8 settembre - Roberto D'Angelo analizza il bellisimo libro di Laura Lombardo: "C’erano i paradossi del mondo contemporaneo, la comunicazione che con il web si allarga a raccogliere il mondo e poi si stringe fino a chiuderti nella gabbia di facebook. C’era la realtà che non è reale se non diventa reality. E poi c’erano dei cazzotti ben piazzati, di cui non posso parlarvi perché ne risentirebbe il piacere della scoperta. E c’era l’insostenibile precariato".
Recensione a In compagnia di un cefalo di pantano
di Roberto D’Angelo
su: www.bandadicefali.it
C’erano una volta due amici, Laura e Pericle. Laura era in Inghilterra a inseguire il futuro, Pericle era in Vietnam a inseguire marmoree chiappe slave.
C’erano i treni inglesi silenziosi e puliti come camere iperbariche, c’erano i treni vietnamiti forieri di strane malattie dermatologiche, e c’era la Freccia del Sud che chi la conosce la evita. C’erano fantastiche persone reali e reali personaggi di fantasia. C’erano allarmi antincendio truffaldini, box-doccia delle dimensioni di scatole di fiammiferi, gabbiani sessualmente attivi e piccioni dall’inconfondibile benvenuto. C’erano insostenibili corsi di inglese, odissee di appartamenti, e soprattutto, c’era tanta tanta ‘nziria.
Un’insofferenza che diventa scherzo e poi racconto, carico di iperboli, come nei viaggi raccontati agli amici nel pub (o a quelli delle mailing list). L’incidente di percorso che assume proporzioni epiche.
C’erano i paradossi del mondo contemporaneo, la comunicazione che con il web si allarga a raccogliere il mondo e poi si stringe fino a chiuderti nella gabbia di facebook. C’era la realtà che non è reale se non diventa reality. E poi c’erano dei cazzotti ben piazzati, di cui non posso parlarvi perché ne risentirebbe il piacere della scoperta. E c’era l’insostenibile precariato. Perché se la cifra dei primi del ’900 è stata la disgregazione dell’Io, quella dei primi anni 2000 è la disgregazione del terreno sui cui l’Io disgregato un tempo poteva almeno tenere saldi i suoi disgregati piedini.
Ma soprattutto c’era la sensazione di aver parlato con un’amica, per circa 100 pagine, dalle 2 alle 4 di ieri notte. Una dote non male per uno scrittore alla sua opera prima. Ed è per questa bella sensazione che ringrazio Laura e il suo Cefalo di pantano.
In Compagnia di un Cefalo di Pantano è un libro di Just Laure’ (alias Laura Lombardo), ed. Coessenza