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Prendiamo sul serio i Rom

La Scuola del Vento

Prendiamo sul serio i Rom


21 gennaio - Alcune dichiarazioni sui Rom, così come si leggono sulle pagine dei nostri quotidiani, meriterebbero solo di essere ignorate, tanta è la faziosità dei loro contenuti. Ma vale la pena cogliere anche queste occasioni per ribadire alcuni punti che ci sembrano importanti. Anzitutto, i Rom sono persone e non problemi. Come tali, occorre relazionarsi con ciascuno di loro. I problemi, di conseguenza, vanno affrontati dentro questo contesto relazionale, per uscire dalla logica dell’emergenza e aprirci alla progettualità. Anche per scoprire la ricchezza di una cultura e di un popolo che ha un’antichissima storia.
Seguendo quest’ottica, noi continuiamo a seguire e collaborare con la comunità rom di Vaglio Lise da diversi anni, e riteniamo importante ribadire che:
a) qualsiasi tentativo di scatenare conflitti fra rom stanziali e rom rumeni di recente insediamento è immorale, ingiusto e insensato;
b) siamo contrari a soluzioni abitative di forte concentrazione dei rom perché diverse esperienze nel nostro paese, anche a Cosenza, lo consigliano. Ed infatti, da sempre proponiamo soluzioni differenziate, a misura delle famiglie Rom, e l’eco-villaggio è solo una parte di queste. Le soluzioni monolitiche richiamate da Massimo Converso ignorano, invece, le istanze della comunità Rom di Vaglio Lise e, se prese sul serio, porterebbero solo a nuovi fallimenti e a nuove forme di segregazione.
Sappiamo bene che a Vaglio Lise, la comunità Rom romena vive da tempo in condizioni disumane. Quante volte lo abbiamo denunciato! Non si può continuare così. Solo in questo ultimo periodo hanno potuto usufruire di alcune fontane e servizi igienici limitrofi al campo per l’intervento dell’attuale amministrazione e dopo aver assistito all’indifferenza totale di quella passata. Ma alle denuncie, abbiamo fatto seguire anche un infinito ventaglio di proposte, in tutti i settori sensibili dell’integrazione: dalla sanità al lavoro, dalla scuola alle pratiche legali, ciascuna proposta in buona parte già attuata e ancora in corso d’opera (le vaccinazioni dei bambini, il presidio sanitario dell’Auser, il dopo-scuola, la costituzione di cooperative per la lavorazione del ferro che i Rom del campo sanno lavorare e vogliono lavorare alla luce del sole, le attività ludiche di cineforum presso la Scuola del Vento che è anche luogo di continuo incontro e discussione tra le comunità rom e alcune associazioni cosentine). È tutto contenuto nel Dossier che abbiamo redatto e presentato il primo marzo 2011 al campo Rom, nonché durante un convegno nel mese di maggio all’Università della Calabria. Ed è seguendo quanto enunciato nel Dossier che intendiamo proseguire il nostro cammino con i rom, senza cedere alle provocazioni di chi, come Massimo Converso, si distingue per atteggiamenti solo provocatori e strumentali, che ledono i rom, la coesione sociale e dunque il benessere dell’intera città.
Cosenza 20/01/12
Le assoziazioni Confluenze – Sentiero nonviolento – Coessenza – Casa dei diritti sociali